Jože Ciuha
Serigrafie
15.04. - 20.05.2012
Inaugurazione:15 aprile 2012 ore 11.00
Presentazione : Paolo Blendinger
Lo Spazio d'arte di Mendrisio presenta a partire dal 15 aprile una scelta rappresentativa di opere grafiche di Jože Ciuha, artista sloveno che espone per la prima volta in Ticino. Le serigrafie in mostra sono state create negli anni Settanta presso la stamperia Fallani di Venezia. In esse l'alchimia dei colori opachi e lucidi, dei colori coprenti o trasparenti, resi materici e vibranti accanto a stesure di porporina oro e apposti in molteplici passaggi di stampa, ci restituisce intatta la suggestione del personalissimo racconto di Jože Ciuha.
Jože Ciuha ha iniziato nel 1976 una pluricedennale collaborazione con la stamperia di Fiorenzo Fallani specializzata nella tecnica serigrafica. Dalla prestigiosa stamperia (Fiorenzo Fallani dopo aver diretto dal 1959 la storica "Tipolitografia Armena," acquisisce nel 1965 la "Zincografia Veneziana") sono uscite oltre un centinaio di tirature di altissimo livello. Carlo Ludovico Ragghianti così ritraccia quel fortunato incontro: "...l'artista ha trovato un incentivo straordinario fornitogli dalla scoperta di un procedimento, la serigrafia, che ha sperimentato e sostanzialmente mutato col concorso di un ammirevole tecnico qual è Fallani, un artefice veggente come lo fu per la grafica Bauhaus Karl Zambitzer, e che è fuori da ogni routine riproduttiva e meccanica...".
"Ci sono condizioni umane che nutrono i sogni, dimensioni oniriche, spazi in cui si libera l'immaginazione, distaccando il "sognatore" dalla realtà e proiettandolo in una dimensione altra. Fu così per Rousseau il doganiere, che per anni nutrì la sua fantasia nelle lunghe notti ad una barriera che custodiva, ed il giorno in cui ebbe in mano un pennello, come una penna, svolse sulla tela il suo racconto, il suo mondo fantasmagorico con la leggerezza di un ricordo prezioso che incanta e molte volte ripercorso.
Poi ci sono le radici culturali che portiamo dentro di noi: ricordi, anche questi, lontani nel tempo che incontriamo passo per passo anche solo camminando in strada o entrando casualmente in una chiesa. Anche ad essi non sfuggiamo per sensibilità ed intelligenza.
In Jože Ciuha tutto questo è il fondamento stesso di una formidabile storia artistica. Leggero ed incisivo il suo segno, suggestivo il suo racconto che si muove tra cultura popolare e retaggio storico, un racconto tracciato con una sintassi arcaica e libera in cui i molteplici stimoli culturali raccolti in una vita riaffiorano con personalissima felicità" (tratto da un testo di Paolo Blendinger)
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