IT    DE

  Elisabetta Diamanti

    RI-TRATTO: recondita rerum planities
    incisioni
    24.11. - 29.12.2012
    Inaugurazione: sabato 24 novembre ore 11.00
    Presentazione : Presenta Claudio Nembrini



Nell'ambito dell'ottava Biennale dell'Immagine (http://www.consarc.ch/bi/bi8/bi8.htm) articolata attorno al tema "Ogni sguardo un passo" lo Spazio d'Arte Stellanove propone nuovamente una mostra dell'artista romana Elisabetta Diamanti (esposta nel 2010) con opere calcografiche della sua recente ricerca. Si tratta di incisioni di formato 120 x 50 cm e 94 x 39 cm che si sviluppano in verticale e altri fogli in formato 50 x 70 cm, alcuni dei quali sono stampe uniche con più passaggi cromatici ed eseguiti nella residenza di printmaking nel Atelier Empreinte a Lussemburgo nel luglio 2012.

"Sembra di cogliere il respiro lieve e al tempo stesso potente della natura in questi lavori recentissimi di Elisabetta Diamanti, che nascono tra la fine del 2011 e i primi mesi del 2012 dall'esigenza di materializzare sulla tenace fragilità del foglio inciso gli esiti di un'indagine, avviata per riscoprire non solo le motivazioni di una salda ispirazione, quanto soprattutto quelle di una libertà espressiva nutrita dalla passione e dalla continua sperimentazione.

Tutto nasce non dall'estatica contemplazione del farsi dei fenomeni, ma da un'attenta osservazione di essi, per individuare e isolare in un'immagine il modello di una struttura più complessa, tanto che la molteplicità della natura è sottopostdiamantia a un processo di studiatissima sottrazione, ridotta a pochi elementi, restituiti nella misurata contrapposizione del bianco e del nero, che contiene e allo stesso tempo rinvia alla pienezza della realtà esterna. La cera molle, il bulino, l'acquatinta e l'acquaforte si contaminano tra loro per contribuire in maniera significativa a lasciare affiorare risonanze che si materializzano e si intrecciano in un crescendo armonioso, mentre i segni compongono un'immagine che nella realtà si riconosce, pur indicando emblematicamente altro. Infatti, a interessare Elisabetta Diamanti non è solo la necessità di suggerire le infinite variazioni con cui la natura si esprime, quanto piuttosto la possibilità di costruire con ricercata misura un luogo, in cui lo sguardo possa perdersi per ritrovare la consonanza con l'inesplicabile rinnovarsi della vita. Ogni cosa allora è percorsa da un fremito sottile che cattura l'occhio, per farlo sprofondare lì dove lentamente affiora alla superficie la meravigliosa commistione tra i segni della natura e del suo quotidiano compiersi con l'esperienza del vissuto."


Loredana Rea, luglio 2012




4 5 6 7 1 2 3

b i o